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Organizzato dal Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici, dalle cattedre di Geografia e Lingua francese, in collaborazione con il GESTO (Laboratorio di Geostoria) e il GenderLab (Laboratorio Didattico Interdisciplinare di Studi di Genere) del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno, il convegno propone una serie di orientamenti di ricerca “sub specie nominum”, volti a evidenziare il valore intrinseco della Toponomastica e le sue potenzialità epistemologiche come scienza del territorio e del paesaggio tout court.

Punta così a far emergere, sotto diverse prospettive di studio, i molteplici significati e aspetti dei nomi di luogo, quali manifestazioni di tipo culturale, linguistico, geografico, storico, economico, politico, ideologico, artistico, simbolico, religioso e via enumerando.

In particolare, il convegno intende valorizzare gli aspetti denotativi e connotativi dei toponimi, quali indicatori geografici e ‘sentinelle’ del senso integrale dei luoghi, contenitori di conoscenze condivise e della produzione artistica, documenti di sintesi territoriale e testimoni dei significati identitari dei paesaggi, oggi riconosciuti dalla Convenzione Europea del Paesaggio e dalla logica sistemica sottesa agli obiettivi dell’Agenda 2030.

L’evento – inclusivo dei lavori finali del Progetto di Ricerca Nazionale “Per riscrivere la storia del Mezzogiorno bassomedievale. Forme testuali del potere (secoli XIV-XV)” – si inserisce nel solco di una pista di studi geografico-interdisciplinari tracciata oltre vent’anni fa da un importante convegno internazionale di studi intitolato Toponimi e antroponimi: beni-documento e spie di identità per la lettura, la didattica e il governo del territorio (Università degli Studi di Salerno/Lloyd’s Baia Hotel-Vietri sul Mare, 14-15 novembre 2002), organizzato, proprio nell’Ateneo di Salerno, da Vincenzo Aversano (già Ordinario di Geografia presso lo stesso Ateneo) e i cui lavori sono raccolti in un doppio volume di atti.

Al di là della felice coincidenza, il convegno del 2002 va ricordato quale vero e proprio spartiacque per lo studio geografico della toponomastica, configurandosi come uno dei primi esempi di interazione scientifico-disciplinare rivolta a varie figure di studiosi, alcuni dei quali di chiara fama, chiamati a discutere il tema della toponimia e dell’antroponimia nei suoi aspetti metodologici, scientifici e didattici, assicurando al contempo un fecondo rapporto tra università e territorio e sollecitando l’interesse di Enti e Istituzioni fino ai più alti livelli.




Luogo di svolgimento: Aula Nicola Cilento, Edificio C1, Università degli Studi di Salerno, Via Giovanni Paolo II, 132, 84084, Campus di Fisciano (Sa)